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RUBRICA DELL’AVVOCATO DEL MARTEDI’_ CONTRATTO DI COMODATO: COME FUNZIONA

L’art 1803 c.c. disciplina il comodato: “il comodato è il contratto col quale una parte consegna all’altra una cosa mobile o immobile, affinché se ne serva per un tempo o per uso determinato, con l’obbligo di restituire la stessa cosa ricevuta. Il comodato è essenzialmente gratuito”. Dunque, la norma esplica che il comodato è quel contrattato che permette al comodante la consegna di un bene mobile/immobile nei confronti del comodatario affinché questi possa usufruirne per un tempo determinato con l’impegno alla restituzione. Generalmente è un contratto gratuito e basato sul rapporto di fiducia tra le parti.

Quali sono le caratteristiche del comodato d’uso a titolo gratuito?

Il contratto di comodato deve presentare delle caratteristiche ben definite:

  • Il contratto deve essere a titolo gratuito;
  • Può avere ad oggetto beni mobili registrati (si pensi ad un’auto), beni immobili (si pensi ad esempio ad un appartamento);
  • Può avere quali parti sia persone fisiche sia persone giuridiche.

Il contratto di comodato è un contratto a forma libera nel senso che, non è necessario stipulare alcun accordo scritto perché sia efficace e, si perfezioni, con la consegna effettiva della cosa oggetto del prestito.

Esistono diversi tipi di comodato:

  • Comodato ad uso gratuito;
  • Comodato d’uso oneroso, si caratterizza allorquando, il bene viene concesso in comodato ad un altro soggetto a fronte di una determinata prestazione. Si pensi ad esempio, al comodato di un immobile venga concesso in comodato a un soggetto che, mentre lo avrà in uso provvederà anche alla sua cura. Se il contratto di comodato è oneroso, in tali casi, quest’ultimo deve essere registrato all’agenzia dell’entrate entro venti giorni dalla data dell’atto.
  • Comodato in forma verbale oppure scritta, cioè le parti comodante e comodatario possono stipulare “il prestito” anche in forma verbale, detto altrimenti “a voce” oppure scambiandosi una stretta di mano.
  • Comodato a termine e comodato a tempo indeterminato/precario, il contratto di comodato deve avere un determinato periodo stabilito, in mancanza del quale se al comodato non è stato apposto alcun termine, il comodatario è tenuto alla restituzione non appena il comodante lo richieda.

A tale proposito, la giurisprudenza ha posto un’eccezione in caso di comodato di immobile destinato a soddisfare le esigenze abitative del comodatario, sulla durata del comodato d’uso, la Cassazione delle sezioni Unite n. 13603/2004 ha stabilito che: “ove il comodato di un bene immobile sia stato stipulato senza limiti di durata in favore di un nucleo familiare già formato o in via di formazione, si versa nell’ipotesi del comodato a tempo indeterminato, caratterizzato dalla non prevedibilità del momento in cui la destinazione del bene verrà a cessare” .

La giurisprudenza inoltre, ha ritenuto ammissibile il comodato “vita natural durante” affermando che: “è configurabile il comodato di una casa per consentire al comodatario di alloggiarvi per tutta la vita senza che perciò debba ravvisarsi un contratto costitutivo di un diritto di abitazione, con conseguente necessità di forma scritta d substantiam (Cass. n. 8548/2008)”. 

AGEVOLAZIONI: La legge di stabilità 2016 ha introdotto un’importante novità in materia, ovvero agevolazioni IMU al 50% per le unità immobiliari concesse in comodato ai parenti in linea retta entro il primo grado che li utilizzano come abitazione principale. La legge prevede, la riduzione del 50% della base imponibile per tutte le unità immobiliari salvo quelle classificate nella categoria catastale A/1, A/8 e A/9.

Cosa succede in caso di morte del comodatario?

La norma l’art. 1811 c.c. precisa che: “in caso di morte del comodatario, il comodante, benché sia stato convenuto un termine, può esigere dagli eredi l’immediata restituzione della cosa”. La norma prevede, appunto, che nel caso in cui il comodatario muoia in corso di contratto di locazione a tempo indeterminato e/o tempo determinato, il comodante può richiedere agli eredi immediatamente la restituzione del bene mobile/immobile concesso in “prestito”.

Come si redige un contratto di comodato?

Fermo restando che la forma è libera, il contratto di comodato deve avere delle caratteristiche, facciamo un esempio:

  • Intestazione: Contratto di comodato a titolo d’uso gratuito;
  • Le generalità delle parti sia del comodante sia del comodatario;

Si stipula quanto segue inserendo:

  • Oggetto;
  • Divieti ed obblighi delle parti stipulanti;
  • Durata (tempo determinato e/o indeterminato);
  • Spese;
  • Le norme di legge che si riferiscono al contratto di comodato (dall’art.1803 all’art. 1812 c.c.);
  • Infine, la data, il luogo e la firma delle parti stipulanti.

La materia in oggetto necessita di ulteriori approfondimenti per la quale bisogna esaminarli in relazione al singolo caso concreto. Per maggiori informazioni e/o pareri in merito alla questione consultate il sito www.avvocatoquartararo.eu

 

Francesca Paola Quartararo

Avvocato Francesca Paola Quartararo

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