
Così il Segretario generale dell’Ugl in Sicilia commentando la polemica innescata dal Governatore siciliano sulle pessime condizione della viabilità sull’A19, l’autostrada che collega Catania al Capoluogo dell’Isola e gestita dall’Anas.
“Rileviamo come incongruente e fuori luogo la reazione del management siciliano dell’Anas prosegue – volto a colpire chi non ha alcuna responsabilità funzionale sui cantieri per lavori straordinari in corso o che determinano parzializzazioni perché in fasi propedeutiche all’esecuzione che interessano l’A19 oggetto delle accuse del presidente Musumeci”.
“Per l’Ugl Sicilia – chiarisce Messina – risulta un disinteresse dell’amministrazione dell’Anas circa la dotazione organica e funzionale dei Centri di Manutenzione Ordinaria, rilevabile, nel caso della tratta maggiormente interessata dai cantieri (dallo svincolo di Tremonzelli a quello di Enna), nella pluriennale assenza di un capo nucleo, di un sorvegliante e di quattro capi squadra, nonostante le ripetute segnalazioni effettuate nel corso degli anni dal sindacato”.
“La responsabilità va ricercata nella mancanza di adeguata programmazione e distribuzione temporale dell’esecuzione dei lavori dell’Anas dato che in 10 anni, dal 2008 al 2017, si possono contare sporadici interventi – sostiene il Segretario Generale dell’Ugl Sicilia – e guarda caso dal 2017 ad oggi una decina di cantieri e restringimenti tutti concentrati in un tratto autostradale”.
“Le responsabilità di questo fallimento sono facilmente riscontrabili dato che i vertici aziendali, che hanno avuto in mano la gestione delle Autostrade non sono stati interessati dal alcuna rotazione negli ultimi 10 anni – conclude Messina – e se qualcuno ha sbagliato è giusto che faccia un passo indietro; prendersela con chi non ha alcuna responsabilità operativa e di funzione è inaccettabile e la reazione dell’Ugl sarà immediata qualora l’azienda non dovesse tornare indietro sui suoi passi, cominciando col chiedere la rotazione dei vertici in applicazione delle linee guida Anac”.