AMG ENERGIA. Ugl chimici avvia procedura di raffreddamento scrivendo al Prefetto di Palermo

L’Ugl Chimici della Provincia di Palermo avvia una fase di mobilitazione a difesa delle lavoratrici e dei lavoratori di AMG ENERGIA SpA che senza un Contratto di Servizio quinquennale, vedono a rischio il proprio posto di lavoro e lo sviluppo della Società.

Nella giornata di  mercoledì 9 marzo si è svolta l’assemblea del personale in servizio in AMG ENERGIA a valle della quale si è deciso di avviare da subito lo stato di agitazione chiedendo al Prefetto di Palermo un tavolo di conciliazione e concertazione per superare lo stallo in cui si trova la Società.

“E’ incomprensibile la posizione degli uffici comunali che non hanno consentito un rinnovo di contratto di servizio alla Società AMG ENERGIA di un congruo numero di anni alla pari di altre società di proprietà del Comune di Palermo – afferma Raffaele Loddo Segretario provinciale dell’Ugl chimici di Palermo – tale decisione di fatto ha bloccato tutte le attività in corso, ne è un esempio lo stop al cambio contatori del gas, dagli attuali di vecchia generazione, ai contatori intelligenti che consentono di innovare il rapporto con i clienti finali, pur in presenza di un contratto quadro che prevedeva la sostituzione di ben 100.000 contatori, la Società ha stoppato la prosecuzione dopo averne cambiato soltanto 25.000.

“Così come – aggiunge Loddo – le tante attività degli impianti speciali sono fermi per mancanza di ricambi e di personale per l’assistenza agli impianti di illuminazione pubblica, agli impianti semaforici, alla gestione degli impianti di illuminazione e di riscaldamento degli edifici pubblici, scuole, impianti sportivi. Senza un contratto di servizio che consente una sana programmazione il rischio di chiudere è dietro l’angolo. Perché fare chiudere una Società AMG ENERGIA che è sempre stata in utile?

“Perché disperdere un patrimonio di professionalità – spiega –  che in un momento in cui le ingenti risorse sulla transizione energetica consentirebbero un incremento delle infrastrutture dedicate, un ammodernamento dell’esistente, uno sviluppo dell’efficientamento e del risparmio energetico nel Comune di Palermo e non solo. Perché non utilizzare le qualificazioni oggi avute come la ESCO per rilanciare attività ed offrire servizi qualificati a terzi?

Queste sono alcune delle domande che la Rappresentanza Sindacale Aziendale e la segreteria provinciale UGLCHIMICI si sono poste nel valutare le scelte incomprensibili dell’A.C. di Palermo. Si dice che il decreto concorrenza ha imposto scelte che non consentono in questo settore di affidare tali servizi a Società di proprietà Comunali. Noi diciamo che non è così. La norma prevede che se le Società di proprietà comunali che svolgono servizi oggetto di gara Consip se gli stessi hanno costi pari o inferiori ai prezzi previsti possono continuare a svolgere le funzioni a cui sono chiamate. Dalle analisi fatte si è in presenza di una offerta di servizio spesso per alcune attività inferiori ai costi previsti in Consip. Noi riteniamo che vada fatta una seria e puntuale analisi di tutto l’insieme delle attività che oggi svolge AMGENERGIA e siamo convinti che tali analisi consentiranno un futuro migliore e di qualità all’Azienda”.

“Ecco perché  abbiamo avviato una procedura di raffreddamento – conclude Loddo –  chiedendo al Prefetto di Palermo anche come Segreteria Regionale  UGL Chimici Sicilia  di convocare un tavolo con tutti i soggetti sindacali, aziendali e dell’A.C. per dare certezza a tutti i lavoratori ed alla città di Palermo”.

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