Palermo 27 maggio 2025 – Nuovo episodio di violenza contro il personale sanitario in Sicilia. Nella giornata di ieri, al pronto soccorso dell’Ospedale Cervello di Palermo, un uomo e i suoi tre figli sono stati denunciati per lesioni a pubblico ufficiale dopo aver aggredito fisicamente una guardia giurata e un operatore sociosanitario. L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine ha riportato la calma nella struttura, ma l’episodio riaccende i riflettori su un fenomeno sempre più diffuso nei reparti di emergenza del territorio.
Confintesa Sanità, da tempo impegnata nel denunciare e contrastare queste situazioni, ha espresso piena solidarietà ai lavoratori coinvolti. “Esprimiamo la nostra piena e totale solidarietà ai lavoratori aggrediti. Ci auguriamo che la normativa nazionale possa essere applicata quanto prima e dare i suoi frutti”, hanno dichiarato il Dr. Domenico Amato, Segretario Regionale Confintesa Sanità Sicilia, e Luciano Gargano, Responsabile Provinciale Sanità Pubblica per Confintesa a Palermo.
I rappresentanti sindacali hanno inoltre sottolineato la prontezza e la vicinanza della direzione sanitaria e del primario, che si sono recati immediatamente sul posto per offrire sostegno al personale aggredito. “È un segnale importante, ma servono misure concrete per prevenire e tutelare chi ogni giorno lavora in prima linea per la salute dei cittadini”, hanno aggiunto.
L’aggressione di Palermo si inserisce in un trend preoccupante che vede aumentare, in tutta Italia e in particolare in Sicilia, gli episodi di violenza nei confronti di medici, infermieri e operatori sociosanitari, troppo spesso lasciati soli a fronteggiare situazioni di grave stress e tensione.

