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Accordo raggiunto: siti culturali siciliani aperti anche nei festivi

L’intesa firmata su base volontaria scongiura la chiusura estiva di musei e parchi archeologici

Siti culturali siciliani aperti anche nei festivi: accordo sindacale scongiura la chiusura estiva

Firmato l’accordo tra amministrazione e sindacati: apertura su base volontaria e rispetto dei diritti dei lavoratori

PALERMO 19 giugno 2025 – Un accordo importante è stato appena firmato per garantire l’apertura dei siti culturali siciliani anche durante i giorni festivi. L’intesa consente di derogare, su base volontaria, i limiti contrattuali previsti per i festivi, assicurando così la fruizione del patrimonio culturale durante l’estate e prevenendo gravi danni al turismo e all’immagine della Regione.

La firma dell’accordo e il ruolo del sindacato

A renderlo noto sono Michele D’Amico, responsabile regionale del Cobas/Codir per le politiche dei beni culturali, e Simone Romano, coordinatore regionale del Cu.Pa.S./Codir (Custodi del Patrimonio Culturale Siciliano). Entrambi sottolineano come il risultato sia frutto di una costante azione sindacale: “L’accordo scaturisce soprattutto a seguito della nostra incessante azione sindacale che sin dall’inizio dell’anno ha ripetutamente invitato l’amministrazione a inserire nella trattativa 2024 la possibilità di condividere l’avvio dell’attività programmatica del 2025”.

Un risultato che evita un danno d’immagine alla Regione

I due rappresentanti sindacali evidenziano che, pur non risolvendo completamente il problema strutturale della carenza di personale, l’intesa evita uno scenario critico: “Se da un lato consentirà di superare solo in parte la gravissima problematica della carenza di personale, dall’altro ha evitato un grave danno all’immagine della Regione e al settore turistico, nella malaugurata ipotesi di chiusura dei siti museali durante le festività”.

Verso una stagione di riforme per i beni culturali

Per D’Amico e Romano ora è necessario guardare oltre l’emergenza: “Terminata, parzialmente, la fase di emergenza e scongiurata la chiusura dei siti nel periodo estivo, occorre avviare un’immediata stagione di confronto per rilanciare investimenti e riqualificare il sistema dei beni culturali siciliani”.

Proposta per l’impiego full time degli operatori culturali

I sindacalisti concludono auspicando un dialogo con la Società Servizi Ausiliari Sicilia per trasformare i contratti part-time in impieghi full time: “Ciò permetterebbe di superare in parte la gravissima carenza di personale, garantendo l’apertura dei siti e assicurando contratti di lavoro stabili e dignitosi sia dal punto di vista salariale che umano”.

Parola d’ordine: apertura, tutela e dignità del lavoro.

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