Abusi su minori nel mondo dello spettacolo: la denuncia del Coordinamento Docenti dei Diritti Umani
“Serve un Osservatorio nazionale e percorsi scolastici obbligatori per educare e prevenire”

Il Coordinamento Nazionale dei Docenti della disciplina dei Diritti Umani ha espresso “profonda indignazione e costernazione” per il caso giudiziario che coinvolge un noto talent scout bolognese, accusato di violenza sessuale ai danni di un bambino di 11 anni. Una vicenda scioccante, riportata dalla stampa, che mette ancora una volta in luce la vulnerabilità dei minori anche in contesti apparentemente sicuri e familiari, come quello dello spettacolo e del cinema.
Secondo quanto ricostruito, il minore – oggi adolescente – ha trovato il coraggio di denunciare dopo anni di silenzio l’abuso subito, avvenuto in un contesto dominato da una relazione di fiducia e potere. Una dinamica purtroppo tipica di molti casi di violenza minorile, che si consuma nell’ombra e spesso senza testimoni.
Ancora più allarmante, sottolinea il Coordinamento, è il fatto che l’imputato fosse già stato arrestato in flagranza tre anni fa in Sudamerica per un episodio simile che coinvolgeva una bambina di otto anni. Nonostante queste informazioni e altre testimonianze raccolte durante le indagini, il quadro complessivo non ha ancora ricevuto una risposta giudiziaria pienamente efficace, anche per via della mancata denuncia da parte delle famiglie coinvolte.
Il Coordinamento lancia un messaggio chiaro: “Non possiamo più permettere che figure pubbliche e influenti, soprattutto a contatto con bambini e adolescenti, operino senza un rigoroso controllo etico, psicologico e giuridico”. E punta il dito anche contro le lacune del sistema educativo, che non sempre fornisce ai giovani gli strumenti per riconoscere, difendersi e denunciare gli abusi.
Per questo, viene ribadita con forza la necessità di introdurre nei programmi scolastici – fin dalla scuola primaria – percorsi strutturati di educazione affettiva, sessuale e alla consapevolezza dei diritti del minore, accompagnati da figure professionali preparate e presenti all’interno degli istituti.
Accanto alla scuola, il Coordinamento chiede anche l’istituzione urgente di un Osservatorio permanente nazionale contro gli abusi sui minori nei contesti artistici, sportivi e culturali, settori dove il rapporto tra adulti e minori è spesso segnato da uno squilibrio di potere e da scarsa trasparenza.
L’appello finale è rivolto alle istituzioni, alla magistratura e al Ministero dell’Istruzione e del Merito, affinché si dia una risposta concreta e non si permetta che questi episodi vengano dimenticati dai media senza lasciare un cambiamento reale.
Infine, il Coordinamento esprime piena solidarietà al ragazzo che ha avuto il coraggio di parlare, e a tutte le vittime che non hanno ancora trovato la forza o la possibilità di farlo: “A loro va il nostro impegno più profondo: non siete soli”.







