A Palermo, JLAdore Couture – After Gattopardo: la moda tra memoria e rinascita.

Si è tenuta ieri pomeriggio nella splendida cornice di una delle più esclusive gioiellerie di Palermo, Valentina Costanzo Gioielli & Gemme, la presentazione della collezione di borse d’autore ispirata al Gattopardo di Gianluca Lo Paro, fondatore e direttore creativo di JLAdore Couture. A fare gli onori di casa l’affascinante e vulcanica titolare, Valentina Costanzo che ha accolto i numerosi ospiti con un elegante e dolce buffet in quello scrigno che è la gioielleria al numero 35 di via Petrarca. Ad accompagnare Gianluca Lo Paro il suo compagno, Stefano Angarano, attore di teatro, consulente giuridico e responsabile delle pubbliche relazioni del brand.

“Oggi siamo qui con la nostra collezione – dichiara Stefano Angarano – per riprendere le atmosfere barocche siciliane per trovare una nuova linfa a livello di quello che era l’estro, la creatività, la nobiltà siciliana e poi c’è un mantenimento di quell’idea di stile e portamento che vuole comunicare il brand e nello specifico questa collezione. Ogni mia collezione è un viaggio nel tempo e nei sentimenti, un omaggio alla nostra identità e alla storia che ci ha resi ciò che siamo. La mia collezione – continua Gianluca – prende vita da questo dialogo tra passato e presente. Ogni abito è pensato come un frammento di memoria il ricamo, il taffetà, la manica a sbuffo, i volumi che richiamano i saloni dei palazzi siciliani ma tutto è reinterpretato in chiave moderna, per una donna o un uomo di oggi che porta con sé l’eleganza di ieri, ma vive nel presente con consapevolezza e libertà. “Nel mio lavoro – conclude Gianluca lo Paro – cerco di restituire al pubblico la poesia del tempo: l’idea che ogni cucitura possa contenere un ricordo, che ogni drappeggio sia come un’eco di un valzer dimenticato nei corridoi di un palazzo. Ma allo stesso tempo, JLAdore Couture parla alle nuove generazioni, a chi vuole vestirsi non solo di bellezza ma anche di significato. In fondo, ciò che resta del Gattopardo non è la malinconia della fine, ma la forza del cambiamento. È la consapevolezza che la vera eleganza non muore: si trasforma. E questa è, per me, la più grande lezione di quell’epoca — e la più autentica ispirazione per il futuro della moda”.

“Gianluca Lo Paro – ricorda Valentina Costanzo – ha voluto rendere omaggio a un’epoca di passaggio: quella in cui la Sicilia barocca, aristocratica e opulenta, comincia a cedere il passo al nuovo mondo, alla modernità, al cambiamento. Il Gattopardo è una metafora potente della trasformazione: del tempo che passa, della nobiltà che si dissolve, ma anche di una bellezza che resiste, che si reinventa”. “Conosco Gianluca da tanto tempo, – dichiara Gigi Vinci – già all’epoca curava i dettagli. Ha parlato della bellezza che è connaturata a un qualcosa che convive con noi. Noi poi la esprimiamo e questa coinvolge altre persone. Come dice la mia amica, una delle signore della moda italiana, Chiara Boni, vedersi belli allo specchio ed essere in sintonia con se stessi vale più di una seduta dal terapeuta”. After Gattopardo racconta quindi ciò che resta di quell’epoca: non le convenzioni, non la rigidità delle classi sociali, ma la capacità di trasformare la decadenza in rinascita. Oggi come allora, la moda è specchio del cambiamento: un linguaggio che traduce la storia in emozione, che rende il passato vivo attraverso la forma, il tessuto, il gesto.
Fabio Notam







