Presidente del Comitato Transpartito, Gaetano D’Amico, interviene sulla controversia del patrocinio al Pride da parte della destra e il Sindaco Lagalla

Pride Palermo, Comitato Transpartito: unità per promuovere l’inclusione LGBTQ+

La controversia riguardante il patrocinio al Pride di Palermo continua ad attirare l’attenzione, e questa volta è il presidente del Comitato Transpartito, Gaetano D’Amico, a intervenire nella discussione. D’Amico ha espresso la sua opinione sulla questione, offrendo una prospettiva trasversale e sottolineando l’importanza di garantire l’inclusione e i diritti delle persone LGBTQ+.

Il presidente D’Amico  ha preso posizione sulla controversia riguardante il patrocinio al Pride di Palermo da parte della destra di FDL e il Sindaco Lagalla. Ha evidenziato l’importanza di considerare la questione al di là delle divisioni politiche, sottolineando la necessità di garantire l’inclusione e i diritti delle persone LGBTQ+.

Ha altresì affermato che il Pride rappresenta un momento cruciale per celebrare la diversità e promuovere l’uguaglianza. Ha sottolineato che il patrocinio da parte del Sindaco è un segnale importante per la comunità LGBTQ+ e per tutta la città, dimostrando un impegno concreto per la tutela dei diritti civili.

D’Amico invita tutte e tutti a mettere da parte le divergenze e ad adottare una visione comune per garantire i diritti delle persone LGBTQ+. La lotta per l’uguaglianza e la dignità non dovrebbe essere una questione di schieramento politico, ma un obiettivo condiviso che richiede il coinvolgimento di tutti i settori della società.

La sua posizione richiama l’attenzione sul ruolo delle istituzioni nel promuovere la diversità e i diritti delle persone LGBTQ+. Indipendentemente dalle differenze politiche, il rispetto e l’inclusione dovrebbero essere valori fondamentali che guidano le decisioni dei governanti.

Il suo appello finale è ” dobbiamo superare le divisioni politiche in nome dell’uguaglianza invita tutti i settori della società a lavorare insieme per costruire un futuro più inclusivo e rispettoso delle differenze.”