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3 al prezzo di 1: CONFINTESA NON CI STA!

3 al prezzo di 1

CONFINTESA NON CI STA!

Colleghi A e B, facciamo chiarezza.

Il nostro datore di lavoro, la P.A. propone 1 solo misero aumento laddove 3 sono i vantaggi che CI DEVE RICONOSCERE.

Ecco cosa ci spetta PER LEGGE:

1) RINNOVO DEL CCRL

Il contratto del pubblico dipendente, per legge si deve rinnovare ogni tre anni e ogni rinnovo comporta un aumento della retribuzione. Il nostro attuale contratto, stipulato nel maggio del 2019 è stato “rinnovato” già scaduto tant’è che è riferito al triennio 2016/2018.

Ma anziché, affrettarsi e rinnovare il contratto in tempi celeri, strategicamente si prende tempo così anziché due aumenti che ci spettano ce ne danno uno.

2) RIQUALIFICAZIONE

L’art.16 del CCRL 2016/2018 impone (per legge) ad una commissione paritetica di innovare il sistema delle qualifiche professionali tenendo conto delle competenze professionali dei dipendenti tenendo conto del loro effettivo accrescimento. Orbene questo implica, anche per noi A e B, che devi valutare e riconoscere un aumento tabellare e una qualifica superiore in funzione delle mansioni svolte.

La commissione, doveva ultimare i lavori entro il mese di settembre 2019 e invece grazie alla complicità dei vecchi sindacati, ad oggi non abbiamo nulla!!!

E ricordate che nell’ultimo contratto 2016/2018 si doveva attuare la riclassificazione. Se il contratto fosse stato applicato, oggi godremmo di una progressione di carriera naturale e con lo stipendio equo. Ancora una volta, siamo stati penalizzati noi!

3) PROGRESSIONI VERTICALI

Da sempre il pubblico dipendente ha beneficiato dell’avanzamento di carriera negli anni.

Prima del Brunetta 1, ogni dipendente dopo 5 anni in automatico aveva un avanzamento. Poi, Brunetta ha stabilito che per fare carriera dovevi fare un concorso esterno, laddove fosse prevista una riserva interna. Ma dal 2001 le leggi finanziarie hanno stabilito il blocco dei concorsi.

Da giugno 2021, torna Brunetta e dice che il dipendente può fare carriera solo con “procedure comparative interne”.

La metà dei soldi del concorso ai CPI era per noi del comparto non dirigenziale e a noi deve ritornare e non ai DIRIGENTI come vorrebbero altri sindacati nei loro volantini!

Quindi cari colleghi a noi spetta di diritto anche l’avanzamento di carriera perché siamo bloccati da 20 anni!

Una delegazione andrà a ROMA per trovare soluzioni utili alla nostra causa in favore dei dipendenti A e B, con il supporto di tecnici esperti che hanno partecipato alla recente stipula del CCNL senza che nessuno possa rispondere “non si può fare”.

Caro Governo Regionale

a noi spetta di diritto e vogliamo tutti e tre i passaggi

non ci accontentiamo di uno al posto di tre!

E li vogliamo adesso!!

Diffidate dai vecchi sindacati che prendono tempo per compiacere il Governo Regionale!

CONFINTESA NON CI STA

 

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