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Amap con i conti bancari sotto sequestro, chiesto sblocco al Prefetto

 

L’Amap  scrive al prefetto Cucinotta: “Il sequestro dei conti bancari  impedisce il pagamento degli stipendi e l’erogazione di servizi essenziali”. Intanto nominato l’avvocato Di Benedetto  per chiedere già lunedì la revoca del provvedimento.

A seguito del provvedimento di sequestro notificato ieri all’Amap, che coinvolge anche l’amministratore unico e il direttore, l’assemblea dei soci ha deciso che a curare la difesa dell’azienda in sede giudiziaria sia un legale di fiducia.

Nella giornata di oggi, il collegio dei sindaci ha quindi provveduto a nominare l’avvocato Giovanni Di Benedetto che già lunedì prossimo chiederà la revoca del provvedimento di sequestro e, una volta presa visione di tutta la documentazione del procedimento, valuterà i passi necessari per dimostrare la regolarità della procedura che ha portato, nel 2017, all’emissione del prestito da parte della Banca Europea degli Investimenti.

L’azienda ha oggi, inoltre, informato il prefetto di Palermo, S.E. Maria Teresa Cucinotta, delle conseguenze che il provvedimento di sequestro determina per la operatività di Amap. Nella nota l’azienda sottolinea, per le opportune valutazioni, che “i servizi forniti alle utenze sono da ritenersi essenziali”.

In particolare è stato rappresentato che “Amap  è gestore unico del Servizio Idrico Integrato in ambito provinciale e, in atto, fornisce i relativi servizi alla popolazione di 47 comuni dell’area metropolitana, fra cui il capoluogo, con una popolazione di circa un milione di residenti”.

Il sequestro preventivo disposto dal Tribunale di Palermo ha comportato il blocco dei conti correnti intestati all’azienda, per cui“ a seguito di tale provvedimento sono stati bloccati con effetto immediato tutti i pagamenti da parte dell’azienda, fra cui gli stipendi dei dipendenti per il corrente mese di maggio nonché le procedure riguardanti i pagamenti verso i fornitori e i soggetti con i quali l’Azienda intrattiene rapporti contrattuali”.

“Diverse imprese – si legge ancora nella nota – che eseguono lavori per conto dell’Azienda, nonché diversi fornitori di beni e servizi hanno preannunciato che non potranno garantire la regolare esecuzione dei contratti in essere qualora Amap non fosse in grado a sua volta di adempiere all’obbligo contrattuale dei puntuali pagamenti”.

Filippo Virzì

Giornalista radio/televisivo freelance, esperto in comunicazione integrata multimediale.

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