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Sicilia, Migranti clandestini: Roma ed Europa buonisti con il sedere degli altri

Sui migranti tutti i buonisti a strapparsi le vesti.

“Sono persone che scappano dalla  guerra” (che non c’è).
Intanto ogni giorno, in particolare a Lampedusa, decine e decine di barchini con a bordo clandestini approdano nell’isola nel silenzio più assoluto del governo nazionale ed europeo.

Il segnale è forte l’ascolto è debole.

Sui migranti, più giusto chiamarli clandestini, oramai è assodato: si tratta di business dell’accoglienza e oggi pure della pandemia dove ci sono organizzazioni che lucrano alla faccia della crisi e della salute dei siciliani  e degli italiani.

La Sicilia, malgrado tutto, sta facendo l’impossibile per gestire il fenomeno e la “passeggiata” del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese non ha sortito nessun effetto. Nulla è cambiato. Anzi il clima si è surriscaldato.
Il Ministro ha fatto “la parte” del Ministro come da copione.

Ma in tanti ci si chiede cosa c’è dietro questa migrazione?
Gli sbarchi di questi ultimi giorni giorni evidenziano una quasi totalità di tunisini che arrivano da clandestini e senza identità.

Ma tutti sanno che in Tunisia non vi è guerra e i trasporti aerei e marittimi sono in regola e a costi accessibili anche per i meno abbienti.

Quindi perché arrivare da clandestini e senza documenti nella nostra isola?

Chi si cela dietro falsi nomi e chi ci guadagna in questo business di carne umana?

In molti siamo convinti che dietro questo fenomeno ci sia un patto scellerato collegato ai nuovi finanziamenti europei per l’Italia. Praticamente un accordo tacito che prevede il silenzio sugli sbarchi in Italia in cambio di dilazioni e agevolazioni per i futuri prestiti che il Paese si accinge ad ottenere. La storia ci insegna poiché già scritta.

Nel frattempo il Presidente della Regione Siciliana con tono alterato pubblica su Facebook un post che la dice lunga:

Migranti in fuga: Musumeci, Sicilia non può essere trattata come una colonia

 

“Avrete già letto dei 100 migranti scappati a Caltanissetta. Si aggiungono ai tunisini scappati a Pantelleria e a quelli evasi dall’hotspot di Pozzallo, i quali, a loro volta, si sommano a tutti gli altri. Nessuno dica che è responsabilità delle forze dell’ordine: fanno tutto quello che possono e siamo loro grati. È semplicemente sbagliato che si faccia finta di nulla da parte del governo di Roma e che si dica che “tutta va bene”. Pretendo rispetto per la Sicilia, non può essere trattata come una colonia. Abbiamo dato disponibilità e chiediamo reciprocità, ma vediamo che nella gestione del fenomeno migratorio c’è troppa improvvisazione e superficialità”.

 

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