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Il via oggi a Palermo il convegno sulla “Gestione della Dispnea”

‘’La Gestione della Dispnea’’ è il titolo del convegno che si terrà oggi alle ore 9.00 a Villa delle Ginestre, in via Castellana 145 a Palermo. L’evento è inserito nell’ambito degli eventi organizzati dal Collegio Federativo di Cardiologa della Regione Sicilia il cui responsabile è il Dr. Calogero Di Maio. Il parterre di relatori, è rappresentato da autorevoli medici: Daniela Faraoni Direttore Generale ASP 6 Palermo, Maria Russo, Responsabile UOS Direzione Sanitaria di Villa delle Ginestre, Salvatore Amato Presidente OMCEO di Palermo, Fabio Genco Responsabile Centrale Operativa SUES 118 Bacino Palermo-Trapani, Vittorio Beppe Virzì Presidente Associazione Medici Sportivi Palermo, e Giuseppe Genovese, Presidente della Sezione Provinciale di Palermo dell’ANSMI, l’Associazione Nazionale Sanità Militare. Introdurrà i lavori Calogero Di Maio.

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La Prima Sessione tratterà la gestione della dispnea acuta in Area di Emergenza/P.S. argomentando la diagnosi differenziale fra la dispnea cardiogena e la dispnea bronco-pneumogena. Moderatori saranno Sergio Fasullo, Fabio Genco e Mario Milia.  Emanuele La Spada discuterà la Dispnea: sintomo comune per patologie differenti. E’ possibile trovare un percorso comune? Sergio La Placa parlerà dell’Ecografia Toracica e Cardiovascolare nella dispnea indifferenziata da parte di; seguirà La Ventilazione non invasiva nel paziente con dispnea da parte di Veronica Costa; Enrico Cangelosi e Giancarlo Graziano Casi tratteranno i clinici con snodi decisionali.

Nella seconda Sessione si parlerà della gestione del paziente, con dispnea cronica, in follow up presso la Medicina del Territorio, in particolar modo dallo Specialista Cardiologo, Pneumologo e Medico di Medicina Generale. I moderatori saranno Antonio Castello, Giovanni Merlino e Maria Gabriella Gabriella Vitrano. Da Giuseppe Paglino saranno discusse le patologie Bronco-ostruttive croniche: Asma Bronchiale e BPCO-fisiopatologia e percorsi diagnostici-terapeutici alla luce delle nuove line guida GINA e GOLD. Seguirà Overwiew dell’Asma grave da parte di Giuseppe Valenti. Marcello Traina discuterà della Valutazione multiprametrica della dyspnea di origine cardiaca. Seguiranno casi clinici: con snodi decisionali; per proseguire con la discussione interattiva ed i test di verifica dell’Apprendimento ECM. La chiusura dei lavori è prevista 15.00.

La BPCO, pur essendo una malattia polmonare, non è una patologia limitata all’apparato respiratorio, ma presenta degli importanti e riconosciuti effetti sistemici. Allo stesso modo, lo Scompenso Cardiaco Acuto (SC) pur essendo una malattia cardiaca, presenta delle importanti ripercussioni sull’apparato respiratorio. Nei pazienti affetti da BPCO i decessi sono prevalentemente causati da comorbilità cardiovascolari e la ridotta funzionalità respiratoria aumenta il rischio di complicanze e mortalità per aritmie o eventi cardiovascolari, primo fra tutti lo Scompenso Cardiaco Acuto (SC). Nello SC la prevalenza della BPCO varia dal 10 al 40%, una comorbilità dipendente soprattutto dall’età avanzata caratteristica di entrambe le patologie e dalla presenza dei fattori di rischio cardiovascolare con conseguente maggiore gravità del quadro clinico che rende necessaria una strategia diagnostico-terapeutica integrata tra Specialisti Cardiologi, Pneumologi e I MMG ed un approccio sinergico al paziente. La gestione delle due patologie associate necessita di un atteggiamento clinico rigoroso, specie nella fase diagnostica della BPCO, evitando attribuzioni diagnostiche improprie, non basate sulla documentazione strumentale della funzionalità respiratoria, indispensabile nel quantificare l’entità della broncopneumopatia.

A tal fine come ampiamente suggerito dalla letteratura, dichiara il Dr. Calogero Di Maio, responsabile Regione Sicilia del Collegio Federativo di Cardiologasi raccomanda l’esecuzione delle prove di funzionalità respiratoria per la diagnosi, la stadiazione della BPCO e per la valutazione dello stato di reversibilità dell’ostruzione delle vie aeree. Per ottimizzare l’approccio terapeutico e migliorare l’integrazione ospedale-territorio – continua il Dr. Di Maio – è opportuno che vengano valutate le condizioni cardio-respiratorie nel loro complesso poiché non tutti i sintomi respiratori nel paziente con scompenso sono da addebitare alla compromissione cardiaca, così come non tutte le manifestazioni respiratorie del paziente con patologia bronco-polmonare sono dovute esclusivamente alla condizione polmonare primitiva”.

Fabio Gigante

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