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Tariffe gas 2024: andamenti e previsioni sui mesi caldi

Il prezzo del gas in Europa. Oggi gli scenari sono cambiati. La situazione sta evolvendo verso una sorta di normalizzazione dei prezzi ma, come vedremo, le sfide da superare per le potenze europee sono ancora molte. Tra queste vi è la volontà di convertire le economie nazionali con forme di produzione di energia rinnovabile: un obiettivo sì ambizioso ma fondamentale per risanare l’ecosistema globale.

Tariffe gas 2024: andamenti e previsioni sui mesi caldi

Il prezzo del gas in Europa ha subito un notevole calo nel 2024. Rispetto al 2022, infatti, le cose sono decisamente migliorate, se si considera anche che, all’inizio del conflitto russo-ucraino, i prezzi erano quadruplicati per via della corsa agli accaparramenti di gas da parte delle potenze europee in vista dell’inverno 2022/2023. La prova di queste diminuzioni si può facilmente verificare effettuando un confronto tariffe gas e osservando a quanto ammonta la proposta per la voce della “materia energia”.

Oggi gli scenari sono cambiati. La situazione sta evolvendo verso una sorta di normalizzazione dei prezzi ma, come vedremo, le sfide da superare per le potenze europee sono ancora molte. Tra queste vi è la volontà di convertire le economie nazionali con forme di produzione di energia rinnovabile: un obiettivo sì ambizioso ma fondamentale per risanare l’ecosistema globale.

Il quadro generale

Come anticipato poc’anzi, i rincari avevano influito negativamente proprio sui consumatori finali, costretti a doversi fare carico di bollette incredibilmente costose.  Ciò nonostante, tra il 2023 e il 2024, i prezzi hanno gradualmente iniziato a diminuire. Tutto questo è stato attribuito a diversi fattori, tra cui l’abbondanza di scorte, la maggiore fornitura di metano da parte della Norvegia e del Regno Unito e, infine, una produzione superiore alle aspettative di energia da fonti rinnovabili.

Le prospettive future per il prezzo del gas, quindi, sembrano positive. Alcuni ritengono addirittura che, nei prossimi mesi, si potrebbe assistere ad un ulteriore calo delle bollette, specialmente durante tutta l’estate. La diminuzione della domanda per il riscaldamento domestico durante i mesi più caldi, insieme alla disponibilità di scorte elevate e alla produzione sostenibile di energia, contribuirà al mantenimento di prezzi ragionevoli.

Quanto si spenderà in bollette nel 2024?

Nel contesto del mercato energetico libero, le analisi di Assium, associazione degli utility manager, e Consumerismo No Profit permettono di ipotizzare che una famiglia media spenderà almeno 1.750 euro all’anno per luce e gas: c’è quindi un aumento di 650 euro circa rispetto al prezzo più basso del mercato nel 2020, prima della crisi energetica.

La transizione completa al mercato libero, chiaramente, comporterà una maggiore variabilità nei prezzi, con un range di spesa stimato tra 1.750 e 3.900 euro annui considerando tutti i fattori come volatilità del prezzo delle materie prime, costi di trasporto, tasse e oneri di sistema.

L’evoluzione delle bollette dell’energia elettrica mostra come, fino al 2020, la borsa energetica abbia mantenuto prezzi relativamente stabili, con un costo al kWh per una famiglia media che oscillava tra 533,50 e 1.045 euro all’anno. Tuttavia, nel 2022, l’anno della crisi energetica, il costo era salito fino a raggiungere un range che oscillava tra 390,50 e 3.025 euro annui.

Analogamente, le bollette del gas hanno seguito un andamento simile. Nel periodo precedente alla crisi, infatti, un metro cubo aveva un costo variabile tra 560 e 1.260 euro annui. Nel 2022, invece, con l’IVA al 5%, la forbice è aumentata, rientrando tra 630 e 3.500 euro.

La fine del mercato tutelato, programmata per il 10 gennaio per il gas e il 1° luglio per l’energia elettrica, tuttavia, potrebbe riservare qualche oscillazione sui costi delle bollette. Questo sarà dovuto a un aumento di domanda nel mercato libero, il che, come si sa, conduce automaticamente a speculazioni e rialzi sui prezzi.

 

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