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Venti di guerra su famiglie omogenitoriali: la ferma presa di posizione di Sabrina Figuccia

Comune Palermo, Figuccia su famiglie omogenitoriali

La questione dei diritti delle coppie omogenitoriali a Palermo prende una svolta inattesa, ma attesa, con l’entrata “a gamba tesa” della consigliera della Lega, Sabrina Figuccia, che solleva preoccupazioni su tematiche che ritiene più urgenti per la città, quali l’emergenza rifiuti, l’illuminazione pubblica e le condizioni delle strade. La Figuccia critica la priorità data alla discussione della mozione sulla registrazione dei bambini nati da coppie omogenitoriali, argomento che, sebbene riconosca importante a livello nazionale, sostiene essere fuori dalla competenza del Consiglio comunale di Palermo.

La consigliera mette in luce una discrepanza tra le azioni dell’amministrazione e le promesse elettorali, evidenziando la spinta del sindaco Lagalla verso l’approvazione della mozione, nonostante la mancanza di riferimenti nel suo programma elettorale e l’opposizione di alcuni partiti della sua coalizione, inclusa la Lega. Questa mossa ha suscitato malcontento non solo tra i partiti contrari ma anche, secondo quanto riportato da Figuccia, tra le stesse associazioni delle famiglie omogenitoriali che esprimerebbero preoccupazioni sul dibattito in corso.

Figuccia denuncia un tentativo di imposizione da parte del capogruppo della maggioranza che avrebbe richiesto al presidente del Consiglio di riportare quanto discusso nella Giunta comunale, sottolineando un’indebita pressione su consiglieri che, eletti direttamente dai cittadini, non dovrebbero subire imposizioni dalla Giunta. Questa situazione mette in luce una tensione all’interno del Consiglio comunale su come affrontare tematiche di rilevanza sociale e civile, evidenziando una frattura tra le urgenze quotidiane della città e le esigenze di riconoscimento e di tutela dei diritti civili delle minoranze.

La posizione della consigliera Figuccia apre quindi un dibattito più ampio sul ruolo e le priorità dell’amministrazione comunale, sulle competenze del Consiglio in materia di diritti civili e sull’equilibrio tra gestione delle problematiche urbane e promozione di un’agenda sociale inclusiva. La richiesta di presenza in Aula del sindaco Lagalla per la discussione della mozione segnala l’intenzione di alcuni membri del Consiglio di richiedere chiarimenti e, potenzialmente, di ridefinire le priorità dell’amministrazione alla luce delle diverse esigenze della comunità palermitana.

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