Lo scaffaletto di GippettoPrimo Piano

Solidarietà: il sindaco di Palermo aderisce ad Extroversi

Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando con l’arpista palermitana Giorgia Panasci

Il sindaco della Città metropolitana di Palermo Leoluca Orlando, interpreta i versi della poesia scritta da Maria Lucrezia Rallo. Fresca di nomina di Alfiere della Repubblica Italiana da parte del Presidente Sergio Mattarella. Benemerenza ottenuta proprio per la sua attività di volontariato e per la poesia. Il Melologo Extroversi: Parole scritte, interpretate dalla voce del primo cittadino, e musicate per l’occasione dalla magia dell’eleganza di un’arpa. Corde sapientemente pizzicate, dalla palermitana Giorgia Panasci. Che ha registrato con il suo telefonino, da sua casa a Torino, dove lavora e insegna.

Il sipario, si è aperto lo scorso venerdì 10 aprile. Una classica conferenza stampa in video collegamento come si addice per i grandi eventi, poi dal giorno successivo, lo spettacolo è iniziato. Con le video poesie scaricate ogni giorno sul web, in cui un attore/attrice, interpreta dei versi inediti composti da un altro poeta, a cui un musicista ha realizzato una partitura dedicata o una improvvisazione musicale adattata alla lirica. Una caratteristica per chi interpreta e partecipa al Melologo. Un’evento Web che ad oggi è stato visto da oltre 16.000 persone.

Questa è la caratteristica della XV^ edizione speciale web della “Rassegna Internazionale del Melologo ExtroVersi – La Parola che unisce” organizzata dalla Extroart. Che avendo ottemperato alle disposizioni impartite dai decreti ministeriali e regionali, per l’emergenza COVID19, non è uscita da casa. Ma ha calcato comunque, il palco virtuale della piattaforma Facebook. Con una adesione di oltre 150 partecipanti tra poeti, musicisti e attori, che si sono esibiti dentro le proprie mura domestiche.

I tre protagonisti: poeta, attore e musicista alla fine si sono ritrovati uniti, solamente in post produzione per arrivare al web. Tutte le registrazioni, sono eseguite in maniera amatoriale con i propri telefonini, tra una ricetta e lo smart work, tra la cucina ed il salotto di casa. I protagonisti, in molti casi, non si erano mai incontrati prima e spesso anche distanti geograficamente. Come ad esempio: Giovanni Costantino che con le sue Tammorre si trova a Lampedusa dove lavora come infermiere nel Presidio Sanitario; O dal Cairo il compositore (Leone d’Oro biennale di Venezia 1995) Khaled Shokry; La poetessa Evelina Schatz da Mosca; La fotografa cinese Ru Chen della provincia di Zhejiang; dall’Australia Maria Sanciolo Bell; dall’Argentina Zulma Gabardini e l’operatrice sanitaria spagnola dell’ospedale di oncologia di Navarra Neketxu Egues Olazbal.

 

 

Ludovico Gippetto

Presentazione di Teresa Di Fresco Se sia un poeta, non so e non posso affermarlo ma che sia un sognatore, sì. Lo dimostrano le imprese in cui, con spirito avventuroso, si tuffa incurante di qualsivoglia difficoltà e che, avendo dato tutto se stesso e coinvolgendo amici e conoscenti, riesce a portare a termine. E con successo. Ludovico Gippetto, insomma, a volte veste i panni di Don Chisciotte per affrontare ora fantomatici mulini a vento che assumono di volta in volta le sembianze di opere d'arte trafugate, ora della maieutica di platoniana memoria. Queste divagazioni aprono uno scenario su un personaggio, Ludovico Gippetto appunto che, nella città di Palermo, in molti conoscono e insieme a lui i suoi progetti, i suoi successi ma anche le sue aspettative. Raccontiamolo meglio: Studia Architettura, dopo avere conseguito l'abilitazione alla professione, preferisce dedicarsi alla creazione e realizzazione di eventi culturali. Non disdegna la ricerca, anzi la “caccia” - come lui preferisce definirla – di opere d'arte trafugate in Sicilia. Per questa attività lavora in collaborazione con il Comando dell’Arma dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma organizzando convegni internazionali su temi della sicurezza, trafugamenti di opere d’arte e loro illecita commercializzazione. A questo scopo fonda - e ne è presidente – il Centro Internazionale Multimediale d’Arte Contemporanea Extroart e la Fondazione Wanted Palermo. E' inoltre ideatore e responsabile del programma di tutela e prevenzione del patrimonio culturale denominato “WANTED …presi per il verso giusto”, finalizzato appunto al contrasto della commercializzazione illecita di opere d’arte ed è protagonista di importanti ritrovamenti e restituzioni di opere trafugate nel territorio nazionale. È anche giornalista pubblicista ed autore di numerose pubblicazioni e monografie d’arte. E' stato Assistente alla Cattedra di Storia e Tecnica dell’Editoria, presso l’Istituto Superiore di Giornalismo dell’Università di Palermo dal 1994 al 1997; Cerimoniere del Dipartimento cerimoniale del G.C.T.O. in occasione della Universiade Sicilia ‘97; Consulente del Sindaco di Corleone per la riqualificazione del patrimonio culturale, storico e artistico per il 2007 e il 2008; ha curato e prodotto, nel 1995, la monumentale opera scultorea in pietra arenaria siciliana, dell’artista Medhat Shafik dal titolo “Il Muro del Silenzio” ed “I percorsi dell’acqua”, in occasione della XLVI^ Biennale di Venezia – Padiglione Egitto premiato con il “Leone D’Oro”; Collaboratore parlamentare del presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, per le attività culturali dal 1998 al 2001. Da oltre tre lustri ha creato, insieme a Tommaso Romano, la “Rassegna Internazionale del Melologo ExtroVersi che quest'anno – con il tema “La parola che unisce” ha raggiunto il traguardo della quindicesima edizione. Ma un'ulteriore avventura lo attende: la manifestazione che nelle precedenti edizioni è stata ospitata in sedi prestigiose ed istituzionali, ottemperando alle disposizioni impartite dai decreti ministeriali e regionali, in merito alle misure di contenimento dell’emergenza per il COVID19, non uscirà da casa ma calcherà il palco virtuale della piattaforma Facebook. Tra poeti, musicisti e attori, professionisti e semplici “amici della porta accanto”, come Gippetto li chiama, saranno più di 100 i partecipanti che condivideranno con lui quest'altra, straordinaria avventura. Ma poiché il suo spirito filantropico non si esaurisce mai, ogni “puntata” di questa straordinaria e innovativa avventura, sarà dedicata a coloro che in questo brutto momento segnato dal Covid19, si stanno prodigando senza se e senza ma per aiutare tutti coloro che necessitano di assistenza, cure e ...di una parola che scalda il cuore. Insomma, se possiamo prendere a prestito “I have a dream” (Io ho un sogno), frase che il 28 agosto 1963, davanti al Lincoln Memorial di Washington, al termine di una marcia di protesta per i diritti civili, Martin Luther King pronunciava, con altri intenti e aspirazioni di altra natura, possiamo affermare che non ci stupiamo se Ludovico Gippetto ci riserverà altre sorprese perché, come ho già detto, lui è un sognatore.

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