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Mediterraneo: si inabissa caccia F 35B della RAF. Quali preoccupazioni sulla sicurezza di tutti gli altri F35B, usati da diverse nazioni?

La portaerei britannica HMS Queen Elizabeth, appena entrata nell’ultima fase della sua prima e lunga missione, ha perso il suo primo aereo imbarcato, uno degli otto F-35B dello Squadrone n. 617 della RAF, la Royal Air Force, mentre attualmente è in navigazione nel Mediterraneo. Infatti, mercoledì 17 novembre alle ore 10.00, durante un volo di routine, un F-35B si è schiantato nelle acque internazionali del Mediterraneo, tra l’Egitto e Cipro.

Mappa dove si è inabissato l’ F 35

Il pilota, eiettatosi, è stato recuperato illeso da un elicottero EH 101 Merlin decollato dalla Queen Elizabeth. La portaerei britannica trasporta 18 F-35B, di cui 10 appartenenti al Marine Fighter Attack Squadron 211 dell’US Marine Corps; quattro elicotteri da attacco marittimo Wildcat, sette elicotteri antisommergibile Merlin Mk2 e elicotteri di preallarme aereo e tre elicotteri commando Merlin Mk4. Il gruppo d’attacco dell’ammiraglia della Royal Navy è scortato da sei navi, un sottomarino della marina britannica, un cacciatorpediniere americano e una fregata dai Paesi Bassi. La portaerei britannica e il suo potente gruppo da battaglia hanno mollato gli ormeggi il 22 maggio nei porti di Devonport, Portsmouth e Loch Striven (in Inghilterra) e Den Helder (in Olanda) per intraprendere un’impegnativa campagna navale denominata Fortis 21.

Portaerei Queen Elisabeth Foto Press Association

Le unità, in navigazione per sette mesi, con tappa estremo-orientale in Giappone stanno rivolgendo le prue verso casa. Secondo quanto riportato dal sito militare Opex360, la portaerei inglese insieme al suo gruppo aeronavale CSG 21 sarebbe stata seguita da caccia e navi russi operanti non lontano dalle coste siriane. Un problema tecnico o un errore umano sarebbe la pista privilegiata rispetto ad un atto ostile.

Il Lockheed Martin F-35 Lightning II, conosciuto semplicemente come F-35, è un caccia di quinta generazione. Si tratta di un velivolo monoposto, con ala trapezoidale e capacità multiruolo che lo rendono adatto a diverse tipologie di missione, da bombardiere ad intercettore. Nella storia dell’aviazione, risulta essere il primo velivolo supersonico, stealth e con caratteristiche STOVL (Short Take-Off and Vertical Landing).

Una delle sfide sarà recuperare il relitto il più rapidamente possibile per facilitare le indagini e…evitare “i curiosi”, russi e cinesi, che vorrebbero saperne di più sull’F-35. “Una priorità immediata sarà il recupero del relitto“, ha osservato il sito inglese Navy Lookout. “Questo sia per garantire che la tecnologia sensibile e i dati conservati a bordo non cadano nelle mani sbagliate sia per aiutare qualsiasi indagine sulle cause dell’incidente“. Il Regno Unito ha poche capacità per svolgere una simile missione nelle acque profonde del Mar Mediterraneo. Durante la Guerra Fredda, sia gli Stati Uniti che la Russia hanno sviluppato capacità avanzate per operazioni di recupero dal fondo del mare. Il vero premio per i russi sarebbe parte dell’elettronica all’avanguardia dell’F-35 che potrebbe svelare alcuni dei segreti della costruzione del velivolo di quinta generazione stealth americano. Tuttavia il relitto di questo F-35B, che potrebbe essere quasi integro perché caduto appena dopo il decollo ancora a bassa quota e a bassa velocità, rimane un potenziale rischio per la sicurezza, perché pieno di equipaggiamenti classificati di produzione sensibile che potrebbero fornire preziose informazioni industriali. In questa ottica naturalmente il Regno Unito farà tutto il possibile per tenere i russi e gli altri lontano dal relitto con il monitoraggio della zona di mare dove è caduto il velivolo che potrebbe essere una sorta di grattacapo fino a quando non sarà possibile organizzare un recupero adeguato.

F 35 al decollo dalla Queen Elisabeth Foto Wikimedia Commons-U.S. Navy-Mass Communication Specialist 3rd Class Nathan T. Beard

Il ministero della Difesa del Regno Unito si sarebbe rivolto agli Stati Uniti per chiedere assistenza poiché dispone di attrezzature di recupero situate in Spagna, il più vicino alla scena dell’incidente e che la Russia invece non avrebbe attrezzature simili in zona. Secondo quanto riportato da Indipendent “uno dei motivi per il coinvolgimento degli Stati Uniti nel processo di recupero è che la tecnologia a bordo dell’F-35B è americana”. La RAF ha riferito che i suoi F-35B avevano superato la soglia delle 100.000 ore. Nel 2018 un aereo di questo tipo, operato dal Marine Fighter Attack Training Squadron 501, si è schiantato a circa 8 km dalla base di Beaufort, South Carolina, a causa di un difetto di fabbricazione in un tubo del carburante. Poi, due anni dopo, un F-35B del 3rd Marine Aircraft Wing si scontrò con un KC-130J Hercules del Marine Aerial Refueler Transport Squadron 352, sopra la California.

Portaerei Queen Elisabeth Foto RAF-

Problemi tecnici hanno spesso accompagnato la fase della sua ottimizzazione e dei test di volo. Nel 2020 sono state individuate 13 carenze che potrebbero avere un “impatto” sulle missioni per le quali è stato progettato. 5 di questi sono stati risolti. Nel 2017, circa 50 F-35A dell’aeronautica statunitense sono stati messi a terra presso la Luke Air Force Base, in Arizona, a causa di un problema di ossigeno per i piloti. L’acquisizione degli F35 rappresenta uno dei programmi di armamento più costosi, classificati e apprezzati del Regno Unito. Questo velivolo di quinta generazione, presentato come il fiore all’occhiello dell’industria dell’aviazione militare statunitense e uno dei più costosi: 100 milioni di sterline (1,35 milioni di dollari) ciascuno. L’incidente potrebbe sollevare preoccupazioni sulla sicurezza di tutti gli altri jet F35B, usati da diverse nazioni, compresi gli Stati Uniti.

Fabio Gigante

 

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