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Palermo delinque: tredici frustate a un pony in pieno giorno

Futuri criminali crescono all'insegna del "tanto non possono farci nulla"

Inaudita violenza a Palermo: Pony frustato in strada sotto gli occhi della città

La denuncia di Enrico Rizzi scuote le coscienze: un atto di crudeltà inaccettabile sulle strade della città

Palermo, 18 marzo 2024 – altro episodio sconcertante ha scosso la comunità di Palermo e sollevato un’ondata di indignazione tra gli abitanti della città e i difensori dei diritti degli animali. Tredici frustate violente, inferte in soli undici secondi a un pony in viale Sandro Pertini, nei pressi dello Zen 2. Un video, che testimonia l’orribile gesto, è diventato virale dopo essere stato condiviso da Enrico Rizzi, noto influencer e attivista per i diritti degli animali.

Le immagini mostrano una corsa folle, presumibilmente parte di un allenamento o di una competizione clandestina, in cui l’animale viene brutalmente maltrattato. Questo non è un caso isolato: Palermo è stata più volte teatro di episodi simili, compreso il tragico incidente di un anno fa, in cui un pony si schiantò contro un’auto in via Mongitore.

Rizzi ha immediatamente inoltrato il video al Questore di Palermo, chiedendo interventi urgenti per salvare l’animale maltrattato e per porre fine a queste attività illegali e crudeli. “È ennesima prova di come le strade di Palermo siano teatro di gravi reati contro gli animali,” ha commentato Rizzi, esortando le autorità a prendere misure drastiche.

Il fenomeno delle corse clandestine di calessi, e i conseguenti maltrattamenti degli animali coinvolti, rappresenta una macchia nera per la città di Palermo. Nonostante le numerose segnalazioni e i tragici eventi del passato, compreso il ritrovamento di un cavallo morto sulla circonvallazione cittadina, le risposte istituzionali sono state finora inadeguate.

Enrico Rizzi, che ha recentemente intensificato la sua attività di denuncia a seguito di minacce ricevute, sottolinea l’importanza del rispetto del Codice della Strada e delle norme di protezione degli animali. “Un controllo più severo e una maggiore attenzione alle condizioni di stalle e animali potrebbero drasticamente ridurre questi fenomeni di maltrattamento,” ha concluso Rizzi, che continua a lottare per una Palermo più giusta e rispettosa della vita di ogni essere vivente.

La comunità palermitana è ora chiamata a riflettere e agire contro l’indifferenza che troppo spesso circonda questi atti di violenza inaudita, per garantire che la legalità e il rispetto per gli animali prevalgano sulle strade della città.

Palermo indignata chiede giustizia severa

 

La cittadinanza, profondamente scossa da episodi di violenza come quello documentato da Enrico Rizzi a Palermo, attende con urgenza che le forze dell’ordine agiscano decisamente per identificare e assicurare alla giustizia questi criminali. La fiducia riposta nelle autorità è alta, e vi è la speranza che, grazie alla loro competenza e all’uso delle tecnologie investigative, saranno in grado di “beccare” questi individui, definiti non a torto come “fecce umane” per la natura efferata dei loro atti. La rapidità e l’efficacia delle indagini sono cruciali non solo per la giustizia, ma anche per riaffermare il senso di sicurezza e legalità all’interno della comunità, sottolineando l’impegno costante delle forze dell’ordine nel proteggere i cittadini e i più indifesi, inclusi gli animali, da atti di inaudita crudeltà.

 

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