Arte e Cultura

UNA LETTURA CALEIDOSCOPICA QUELLA DEI RACCONTI DI GIACONIA DI MIGAIDO

“Caleidoscopio di Racconti” l’ultimo lavoro del barone Giuseppe Giaconia Di Migaido, un lavoro diverso, composto da 50 racconti scritti negli anni, alcuni di carattere personale altri di pura fantasia.

In copertina il  Villino Florio a Palermo, luogo dove ha immaginato il lettore gustare a pillole i 50 racconti, uno al giorno, ma che  rimanda anche al suo legame con la discendente dei  Florio, nonché sua compagna di vita,  Costanza Afan de Rivera Costaguti.

Siamo alle sesta opera di questo eclettico scrittore; la prima opera risale al 2016  “Utopia Mediterranea” che ipotizza una Sicilia che poteva essere . Un’opera un po’ autobiografica dove vengono narrate, dichiara Giaconia “ le  cose che avrei voluto fare nella vita ma che non sono riuscito a fare” ; a seguire nel 2019  “Vita di un Gattopardo” storia romanzata del  bisnonno dell’autore; terza opera nel 2020 , un thriller storico “Dossier Atlantic” dove i protagonisti riescono a sovvertire i risvolti della seconda guerra mondiale portando alla vittoria lo schieramento Giappone, Germania, Italia; nel 2021 il romanzo “Stirpe di Draghi” storia di una discendenza che si intreccia tra sangue e speranze e percorre strade parallele ma divergenti; nel 2022 Il “Pozzo della Vita”,  romanzo d’amore con connotazioni hard, storia di un incontro occasionale tra due donne in viaggio.

Assicuratore nella vita, oltre alla passione per la scrittura, ha coperto vari incarichi, quale  appassionato e cultore del motorismo storico,  tra i quali Presidente del Club “La Sicilia dei Florio” e dell’ARACI-Distretto 2110 fellowship dei Soci Rotary; è stato anche fondatore e Presidente del Club “Bridge Team Palermo”.

“Uno scrittore giovane”, come lo ha definito, Salvatore Requirez, Direttore del Dasoe e  scrittore appassionato di Storia dell’automobilismo, nel corso della presentazione del libro al Club Canottieri Ruggero di Lauria.

La passione di Giaconia per la scrittura ha infatti inizio nel 2016. Autore di sette anni, ma che porta il carico di una esperienza storica che è la fonte da dove attinge per questo ultimo libro.

“La scrittura breve “ continua Requirez, non è impresa semplice, molti cadono nell’errore fisiologico; ma Giaconia scrive come parla; il suo scritto arriva immediato al lettore; fa un lavoro da Caleidoscopio, storie che cambiano colore in base allo stato d’animo, eventi della sua vita e lettura ironica e lo fa con maestria e conoscenza storica; emerge dai racconti una forte e costante vitalità partecipata ma vissuta come identità personale”.

Ma dove nasce questo amore per la scrittura ? “A scuola sono sempre stato ‘bravino’ in italiano, adesso in età matura ho voluto mettermi in gioco con l’esperienza acquisita e mi sono accorto di possedere una facilità di scrittura della quale non ero prima a conoscenza”risponde lo scrittore.

Quali le prossime sfide ? “In atto, continua Giaconia,  ho in corso d’opera un romanzo storico ambientato ad Erice la cui storia si articola tra il 1460 ed il 1530, il cui titolo sarà ‘Il Principe di Roccabianca”.

 

Caterina Guercio

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