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PALERMO RITRATTA IN UNA FOTO TRA TURISTI E DEGRADO. E’ LA FINE?

“Palermo è bella, ma purtroppo molto sporca” (Giuseppe Sangiorgi)

DALL’ANALISI DI UNA SEMPLICE FOTO,​ L’INCAPACITA’ AMMINISTRATIVA DEL​ SINDACO ORLANDO

Avendo ricevuto da un amico la foto che accompagna questo articolo, ho deciso di prendere carta e penna per manifestare il mio pensiero in merito allo squallore e al degrado in cui si trova da diversi anni la città di Palermo.

Nella foto si intravedono una decina di ragazzi turisti che attendono il bus, in una fermata circondata da una mini discarica, comprensiva di divano e materasso, ​ in un’atmosfera surreale difficilmente riscontrabile in una qualsiasi città europea.

Per il Sindaco, l‘Amministrazione Comunale, l’assessore Catania che replica sempre e a tutti all’irreplicabile, difendendo sempre l’indifendibile, per i quadri dirigenti ed amministratori delle due società partecipate Amat, trasporto urbano e Rap raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti, è normale che ambedue le cose: cartello fermata autobus e spazzatura, possono stare nello stesso posto contestualmente.

Una situazione che quotidianamente e sistematicamente si verifica da anni, non in una strada secondaria della città, ma in pieno centro, luogo di maggiore traffico veicolare, compreso per i panoramici open bus, e percorsa a piedi da residenti e turisti, che per una serie di circostanze la percorrono giornalmente per visitare l’Orto Botanico, la Villa Giulia, il Foro Italico o per prendere semplicemente un bus di linea.

Ora, essendomi per anni occupato di promozione turistica e a tempo perso di marketing, attività che mi hanno confermato il principio che un cliente e quindi in questo caso un turista, nella gioia e nel dolore, nella cattiva e buona sorte, nel bene e nel male, alla fine è un moltiplicatore, sia nel raccontare cose positive come anche quelle negative.

L’esperienza mi spinge a sostenere, che prima di promuovere un prodotto, un luogo, un territorio, nel nostro caso una città, occorre curare, non tanto i particolari, un lusso che non ci possiamo permettere, ma quanto meno i fondamentali, al fine di evitare di generare un effetto boomerang, promuovendo indirettamente e negativamente per assurdo i gravi punti deboli che purtroppo adombrando quelli di forza.

Ormai il messaggio ricorrente che prevale tra i turisti, e non può essere diversamente perché inevitabile, che “Palermo è bella, ma purtroppo molto sporca”, un fenomeno che qualcuno pensa di superare con le solite dichiarazioni autocelebrative del Sindaco Orlando, uno che nella sua azione politica si scosta molto facilmente dalla realtà per transitare nell’immaginario virtuale o con l’incremento dei turisti.

Nessun Sindaco, a mio avviso, dei 390 comuni siciliani, si può convincere o convincere gli altri, nascondendo le loro inadempienze, che la presenza o l’aumento dei turisti sia da attribuire a particolari meriti delle rispettive amministrazioni comunali.

L’aumento è avvenuto progressivamente negli anni, in tutte le località turistiche e Palermo è tra queste, perché nel mondo sono aumentate le persone che viaggiano, ed in alcuni casi come la Sicilia determinate da fenomeni esterni, per esempio dalle basse tariffe dei biglietti aerei low cost ed interne da un’offerta turistica variegata di servizi a costi variabili, grazie alle aziende e agli operatori economici del settore dell’ospitalità.

Inoltre, tra i fenomeni esterni, ha giocato di riflesso a favore dell’isola, i diversi gravi fatti di cronaca accaduti nell’ultimo decennio in alcuni stati nell’area del mediterraneo (Tunisia, Marocco, Egitto), principali nostri competitor, che hanno costretto molti turisti europei, soprattutto inglesi, tedeschi e francesi a scegliere le nostre destinazioni ritenute più sicure.

Da escludere quindi categoricamente, che ci si possa cullare e vantare con l’aumento delle presenze, in quanto non sono riconducibili ad una strategia o intervento della politica.

Ciò lo dimostra il fatto che nel I° e II° regno delle giunte del Re Orlando, non abbiamo avuto il piacere di sapere in 10 anni continuativi di governo della città, se esiste una delega assessoriale al Turismo e chi sono stati gli assessori. Un assessore che in una città come Palermo, dalle grandi potenzialità, non solo dovrebbe esistere, ma essere centrale e così ben visibile da oscurare anche il Sindaco in carica.​

Dove invece la politica avrebbe dovuto obbligatoriamente intervenire e fare la differenza è stata totalmente assente; anzi la sua assenza, sull’attenzione alla cura del decoro urbano e alla funzionalità dei servizi essenziali, ha generato un sentire comune e un malcontento generalizzato.

Persino raccontare una bugia, ad amici, familiari e colleghi di lavoro di ritorno dalla vacanza, se ripetuta diverse volte può diventare verità, figuriamoci qualcosa che è già verità, perché davanti agli occhi di tutti, magari con foto e video; narrazione che può ulteriormente alimentare un pensiero ormai diventato luogo comune e trasformato sotto forma di equazione che “la città di Palermo è bella e sporca”.

Questo lo hanno capito tutti, mezzi d’informazione, residenti e turisti, tranne gli uscenti, per nostra fortuna, rappresentanti delle istituzioni.

Giuseppe Sangiorgi

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