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Ferrante(PD):”Dall’assessorato siciliano alla sanità campagna sessista a spese dei siciliani”

Antonio Ferrante - campagna sessista
Antonio Ferrante – campagna sessista

Ferrante(PD):”Dall’assessorato siciliano alla sanità campagna sessista a spese dei siciliani”

(Riceviamo e pubblichiamo)

Palermo 15 Gennaio 2020. “Esprimiamo sdegno per la campagna anti alcol promossa dall’assessorato regionale alla sanità che riteniamo sessista e superficiale anche nel messaggio e ci associamo alle proteste delle associazioni, delle donne e dei medici siciliani.

Cosi Antonio Ferrante, candidato alla segreteria regionale del Partito Democratico con la mozione “Ricominciamo dalla Sicilia”, commenta la campagna anti alcol promossa dall’assessorato alla salute siciliano attraverso il sito istituzionale “costruire salute” raffigurante una donna con la didascalia “quali sono le dosi giuste di alcol per la donna?”

Per rispetto delle donne siciliane non riteniamo sufficiente la rimozione dell’immagine, che pure rappresenta una palese ammissione di colpa, ma vogliamo sapere dall’assessore Razza quanto abbiamo speso di tasca nostra per finanziarla. In un momento in cui, purtroppo, le donne sono ancora oggetto di violenza da parte degli uomini è intollerabile, da parte delle istituzioni regionali, una simile superficialità addirittura in una campagna di prevenzione sanitaria.”

Si aggiunge, ai tanti infastiditi a dir poco, anche l’on Claudio Fava con un comunicato stampa:

Pagata con Fondi Europei quanto costa, chi l’ha autorizzata e come è stato scelto chi ha curato la “creatività” della campagna di comunicazione istituzionale della Regione Siciliana contro l’abuso di alcool, ritirata dal web poche ore dopo la pubblicazione perché accusata da più parti di essere sessista e volgare?

Lo chiede, con una interrogazione urgente al Presidente della Regione Nello Musumeci e all’Assessore per la Sanità Ruggero Razza, il deputato regionale Claudio Fava.

Nel suo atto ispettivo, Fava sottolinea che la campagna è stata diffusa tramite il sito internet www.costruiresalute.it che risulta essere finanziato con fondi comunitari del PO FESR 2007-2013, segnatamente con l’azione 7.1.2 F.

“Tale sito – scrive Fava – dovrebbe consentire, nella ratio originaria, la partecipazione civica, la corretta comprensione delle decisioni amministrative e la promozione di scelta consapevole in merito agli stili di vita individuali.”

I risultati raggiunti sembrano però essere ben diversi se, a meno di 24 ore dal suo lancio online, è stata ritirata perché sommersa di critiche, la campagna contro l’abuso di alcool, per cui è stata utilizzata un’immagine con il volto di una donna con due calici di vino a raffigurarne il seno, che ha sollevato sdegno e molteplici proteste.

Sottolineando che non è la prima volta che l’Assessorato incappa in questi “incidenti”, Fava ha quindi chiesto di sapere quale sia il costo complessivo delle campagne di promozione di corretti stili di vita realizzate dall’assessorato regionale alla salute; quale sia il costo specifico della gestione del sito costruiresalute.it e delle collegate pagine social; quale sia, e con che modalità sia stata selezionata, la struttura incaricata della creazione dei contenuti visivi per le campagne di sensibilizzazione promosse dall’assessorato; quale sia il costo, complessivo o articolato per le singole campagne, della realizzazione dei contenuti visivi associati alle campagna di promozione; se tali contenuti visivi siano stati valutati ed eventualmente autorizzati dall’Assessore o da un suo delegato.

Infine il deputato regionale ha chiesto di sapere “quali strumenti si vogliano prendere al fine di prevenire la diffusione di ulteriori immagini degradanti ed offensive.”

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