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Morte bimba, Aiello UDC: interrogazione al Sindaco per ritardo 118

Ci sconvolge la notizia della bambina di 10 anni di cui è stata dichiarata la morte celebrale dopo la partecipazione ad una “challenge” su Tic Toc.
Da quanto riportato dalle cronache, la bambina avrebbe partecipato ad una prova di soffocamento estremo sul social che spopola tra i giovanissimi ed invano sono stati tentativi di rianimazione da parte dei sanitari che fin da subito hanno potuto rilevare la gravita delle condizioni della piccola.
Quanto accaduto deve farci interrogare sulle responsabilità della società di oggi nei confronti dei più giovani e degli adolescenti.
Bisogna preoccuparci di tutto ciò che gli è stato negato dopo l’avvento del Covid.
Prima di tutto la socialità, fondamentale per la costituzione di relazioni empatiche e stabili. La privazione della più semplice forma di vicinanza sociale e di condivisione ha esposto i ragazzi alla solitudine ed all’isolamento sociale.
In secondo luogo, proprio lo smarimento e la confusione generati dal paradosso delle realta educative, fino a ieri preoccupate a contrastare l’isolamento sociale mentre oggi promotori della cosiddetta didattica a distanza.

Riducendosi la possibilità di fare affidamento alla rete amicale, utile anche per prendere consapevolezza di sé e dei propri bisogni e per l’accrescimento delle propria autostima, le relazioni sono state sostituite con i social network, la stima di sé e diventata subordinata ad un “like” in più e l’importanza di essere “seguito” da un nuovo “follower” ha superato per importanza altre ben più ragionevoli ed appaganti realtà.

Sappiamo, da ricerche di settore, che il Covid è responsabile di un crescente stato di ansia e di preoccupazione per il presente e per il futuro ed i più giovani hanno minori strumenti per affrontarle.
Anche le famiglie più attente e presenti, si sono trovate impreparate ad affrontare le conseguenze della pandemia se di sé e sui propri figli e, ancor peggio, sono state abbandonate alle difficoltà dovendo assumere, così, su di sé ulteriori responsabilità e preoccupazioni.

Rimettere al centro dell’agenda politica le politiche giovanili, i bisogni delle famiglie, il benessere e la salute mentale, significa inquadrare avvenimenti tragici come quello della bambina palermitana, come una questione di cui la politica può, ed anzi deve, occuparsi.

Dichiara il coordinatore cittadino dell’ Udc Andrea Aiello si attiverà subito in consiglio comunale presentando un’interrogazione al sindaco Orlando per chiedere chiarimenti sulle possibili inadempienze o responsabilità del servizio del 118.

Nel frattempo vogliamo rivolgere ai genitori della piccola parole di conforto sperando che arrivi loro il nostro messaggio di vicinanza.

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