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Nordio “I giudici non possono criticare le leggi”

ROMA (ITALPRESS) – “Malsano non direi, ma c’è stato un rapporto molto conflittuale fin dagli inizi dell’operazione Mani pulite, alla quale ho partecipato anche io. Quando le indagini hanno ad oggetto personaggi politici questo conflitto emerge. Quello però che è patologico in Italia, è che molto spesso la politica ha ceduto alle pressioni della magistratura sulla formazione delle leggi, questo non è ammissibile. Il magistrato non può criticare le leggi, così come il politico non potrebbe criticare le sentenze. E’ un principio elementare della divisione dei poteri, questa è la democrazia e non sono ammesse interferenze”. Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, a SkyTg24, alla domanda se ci sia un rapporto malsano tra magistratura e politica.
“Il provvedimento era stato calendarizzato per oggi secondo un cronoprogramma già stabilito. Che ci sia stata la coincidenza con la dolorosa scomparsa di Berlusconi da un lato può costituire un tributo per la sua battaglia, ma dall’altro ha il rammarico di impedirgli di assistere al primo passo per una riforma radicale di una giustizia garantista che lui auspicava”, ha aggiunto parlando della riforma della giustizia che sarà affrontata nella riunione del Consiglio dei ministri di oggi pomeriggio.
(ITALPRESS).
-foto agenziafotogramma.it-

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