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Unicredit, un accordo di prospettiva per il Paese e l’occupazione


Al momento attuale, in cui parlare di progettualità si corre il rischio di apparire utopici,
pur nelle difficoltà determinate da una emergenza molto pesante per le sue implicazioni
umane e sociali, è stato raggiunto un accordo con l’Azienda sulle ricadute del Piano
d’Impresa di Unicredit, che definisce importanti elementi di consolidamento della
presenza in termini strategici, occupazionali e di prospettiva del Gruppo in Italia.
Nel corso della trattativa le Organizzazione Sindacali hanno cercato insistentemente di
portare l’Azienda a un equilibrio, economico, gestionale, operativo che garantisse chi
lascerà la Banca (non trascurando e incentivando anche Opzione Donna, Quota 100 e
Riscatto Laurea), chi sarà assunto e chi sarà in servizio nei prossimi anni, ponendo al
centro le persone.
In tal senso si è ottenuto in arco di vigenza del Piano un contenimento degli esuberi da
6.000 a 5.200, gestiti in modo volontario e incentivato, e l’assunzione di 2.600 giovani,
in rapporto di una entrata ogni due uscite.
Con questa soluzione, si manda un messaggio di enorme valore sociale e di lungimiranza
ai tanti giovani disoccupati del nostro Paese.
Allo stesso tempo, in coerenza con l’obiettivo sindacale di confermare la piena
integrazione del Gruppo nel settore bancario del Paese, al servizio dei territori, delle
famiglie e delle imprese, è stata data attenzione al meridione e alle zone più disagiate
del Paese, con l’apertura di nuovi poli operativi e nuove opportunità occupazionali.
Il rafforzamento delle varie commissioni paritetiche sul lavoro, sulle varie fasi del Piano e
sulla chiusura delle agenzie, hanno proprio il compito di monitorare, segnalare e
risolvere eventuali situazioni non aderenti alle reali necessità delle lavoratrici e dei
lavoratori del Gruppo e di valorizzare le relazioni sindacali.
L’aumento del premio aziendale del 10%, del Buono Pasto nell’arco del Piano fino a 7
euro e di misure di welfare sono inoltre importanti segnali in termini economici, che
valorizzano la professionalità e l’impegno delle lavoratrici e dei lavoratori del Gruppo
Unicredit, in termini contingenti e strutturali.
La firma dell’accordo governa in modo sostenibile le ricadute di un Piano del Gruppo
Unicredit inizialmente molto pesante nelle sue dinamiche di taglio di costi e del personale
e offre una prospettiva di importante tenuta occupazionale e di presenza del Gruppo in
Italia.
Ogni logica di esuberi nel Gruppo Unicredit si esaurisce con l’accordo conseguito in data
odierna.

Questo è quanto diramato integralmente  in una nota ufficiale  dai sindacati di categoria a firma dei Segretari Nazionali   Fabi – First Cisl – Fisac Cgil – Uilca – Unisin.

Filippo Virzì

Giornalista radio/televisivo freelance, esperto in comunicazione integrata multimediale.

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